Un tratto delle mura trecentesche è ancora visibile lungo via Arcivescovo Martini; sul luogo dell'attuale parcheggio sorse nel 1630-31, per volontà della Compagnia del Pellegrino, un camposanto nel quale vennero tumulati i circa seicento morti causati dalla peste.
Abbandonato nel 1852 e solo in piccola parte usato dalla Misericordia fino al 1874, il cimitero venne definitivamente smantellato nel 1898.